Giovane studentessa con DSA o ADHD che studia con cuffie, scrivendo su un quaderno mentre utilizza un laptop in un ambiente accogliente e organizzato.

Scuola e DSA/ADHD: diritti, agevolazioni e strategie per un percorso educativo di successo

Affrontare la scuola con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) o ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) può sembrare un ostacolo, ma conoscere i diritti e le risorse disponibili può fare una differenza enorme. Grazie a strumenti compensativi, misure dispensative e agevolazioni economiche, è possibile costruire un ambiente scolastico inclusivo e favorire il successo formativo di chi affronta queste sfide. In questo articolo, esploriamo le principali opportunità e alcuni consigli pratici per aiutare i bambini e i ragazzi nel loro percorso di studi.


I diritti fondamentali

La legislazione italiana garantisce ai bambini con DSA o ADHD il diritto a strumenti compensativi e misure dispensative. Questo significa che la scuola deve fornire supporti adeguati, come ad esempio tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle prove e l’uso di dispositivi tecnologici utili allo studio.

  • Detrazione fiscale del 19%: È possibile detrarre dalle tasse le spese per l’acquisto di strumenti tecnologici (computer, tablet, software specifici) necessari ai bambini con DSA o ADHD.
  • Indennità di frequenza INPS: Si tratta di un sostegno economico mensile volto a coprire le spese mediche e scolastiche. Viene erogato a seguito di una valutazione specifica da parte delle commissioni mediche preposte.

Questi diritti, se correttamente applicati, contribuiscono a rendere l’istruzione più inclusiva e ad abbattere le barriere che ostacolano l’apprendimento.


Come accedere ai supporti

Per usufruire di questi benefici, è fondamentale conoscere l’iter burocratico e la documentazione necessaria:

  1. Diagnosi certificata: Occorre presentare una valutazione specialistica rilasciata da un ente accreditato o dal Servizio Sanitario Nazionale (ASL).
  2. Comunicazione alla scuola: Consegnare la diagnosi al Dirigente Scolastico e al Consiglio di Classe, in modo che possano attivare il Piano Didattico Personalizzato (PDP).
  3. Domanda all’INPS: Per ottenere l’indennità di frequenza, è necessario avviare la procedura di richiesta e sottoporsi alla visita medica presso la commissione ASL/INPS.

Informarsi presso le ASL locali e le segreterie scolastiche è il primo passo per comprendere quali documenti presentare e come inoltrare correttamente le richieste.


Esempio pratico e consigli utili

Un esempio di strumento compensativo facilmente accessibile e di grande utilità è il software di sintesi vocale. Ecco come funziona in pratica:

  • Caricamento del testo: Si può utilizzare un file di testo o una semplice foto di un libro per trasformare il contenuto in una traccia audio.
  • Lettura ad alta voce: Il programma “legge” il documento, agevolando chi ha difficoltà di lettura. In questo modo, la comprensione del testo diventa più semplice e meno frustrante.
  • Maggiore autonomia: I ragazzi possono seguire il contenuto, imparare a prendere appunti e sviluppare strategie di studio personalizzate.
Giovane studentessa con DSA o ADHD che studia con cuffie, scrivendo su un quaderno mentre utilizza un laptop in un ambiente accogliente e organizzato.

Per rendere l’ambiente di studio ancora più inclusivo, si possono adottare ulteriori strategie:

  • Organizzazione del materiale: Utilizzare agende o calendari digitali per programmare i compiti e le scadenze.
  • Pause e intervalli: Integrare brevi pause può migliorare la concentrazione, soprattutto in caso di ADHD.
  • Collaborazione scuola-famiglia: Mantenere un dialogo costante con gli insegnanti e, se necessario, coinvolgere specialisti (logopedisti, psicologi, tutor dell’apprendimento).

Conclusione

Conoscere e sfruttare appieno questi diritti e risorse è un passo fondamentale per garantire un percorso educativo efficace e sereno ai bambini con DSA o ADHD. Dai software di sintesi vocale alla detrazione fiscale, passando per l’indennità di frequenza INPS, esistono diverse soluzioni che possono ridurre gli ostacoli quotidiani e promuovere l’autonomia nello studio.

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L’impegno di ciascuno di noi — genitori, insegnanti e professionisti — è quello di costruire una scuola inclusiva, in cui tutti abbiano l’opportunità di imparare e crescere secondo il proprio ritmo.

Con un approccio positivo, informato e orientato alla collaborazione, possiamo davvero fare la differenza nel percorso educativo di questi ragazzi.