Come e quando fare il Piano Didattico Personalizzato (PDP) a scuola?

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è uno strumento fondamentale per supportare gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nel loro percorso scolastico. Attraverso il PDP, la scuola mette in atto strategie didattiche e misure compensative e dispensative che permettono agli studenti di superare le difficoltà legate al disturbo, garantendo loro un percorso formativo inclusivo ed efficace. Ma quando è necessario attivare un PDP e come procedere correttamente? In questo articolo, esploreremo tutti gli aspetti legati alla creazione del PDP.

Cos’è il PDP e perché è importante?

Il Piano Didattico Personalizzato è un documento che la scuola redige per gli studenti con DSA (come dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia). L’obiettivo è definire modalità didattiche che possano facilitare l’apprendimento e garantire il diritto allo studio, in conformità con la Legge 170/2010.

Nel PDP vengono specificati gli strumenti compensativi (come l’uso del computer, mappe concettuali o altri supporti tecnologici) e le misure dispensative (ad esempio, riduzione dei compiti o esonero da alcune attività) necessarie per garantire all’alunno un percorso di apprendimento equo e adatto alle sue esigenze.

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Quando è necessario fare un PDP?

Il PDP deve essere predisposto nel più breve tempo possibile una volta che la scuola riceve la diagnosi di DSA. Tuttavia, non esiste una normativa che impone espressamente un termine di 30 giorni. In generale, le linee guida ministeriali indicano che:

  • Il PDP deve essere redatto entro tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico;
  • Se la diagnosi viene consegnata durante l’anno scolastico, il PDP deve essere predisposto tempestivamente, per permettere allo studente di beneficiare delle misure compensative e dispensative il prima possibile.
  • Se la diagnosi viene fatta in corso d’anno, il PDP può essere attivato solo se la diagnosi viene consegnata entro il 31 marzo (con eccezioni per le prime diagnosi).

Come si struttura un PDP?

Il PDP deve essere personalizzato in base alle specifiche esigenze dell’alunno. Di solito, include le seguenti sezioni:

  • Profilo dell’alunno: Una descrizione delle difficoltà specifiche e delle caratteristiche di apprendimento.
  • Obiettivi didattici: Gli obiettivi di apprendimento che si intende raggiungere, tenendo conto delle potenzialità dell’alunno.
  • Strumenti compensativi: Un elenco degli strumenti che possono facilitare l’apprendimento, come software didattici, mappe concettuali, o strumenti tecnologici.
  • Misure dispensative: Interventi che esonerano l’alunno da alcune attività o ne semplificano altre.
  • Verifiche e valutazione: Indicazioni su come valutare l’apprendimento (ad esempio, prove orali invece che scritte, tempi aggiuntivi per i compiti).

Quando aggiornare il PDP?

Il PDP deve essere rivisto e aggiornato periodicamente. Di norma, viene aggiornato all’inizio di ogni anno scolastico o quando si verificano cambiamenti significativi nel percorso dell’alunno. La scuola, in collaborazione con la famiglia, deve monitorare costantemente l’efficacia delle strategie adottate e apportare modifiche se necessario.

La collaborazione scuola-famiglia nel PDP

Uno degli elementi chiave per il successo del PDP è la collaborazione tra la scuola e la famiglia. Entrambi devono lavorare insieme per garantire che l’alunno riceva il supporto necessario. La famiglia gioca un ruolo attivo nel monitorare i progressi dell’alunno e nel mantenere un dialogo aperto con la scuola.

Errori da evitare nella gestione del PDP

  • Ritardare la redazione del PDP: È fondamentale predisporre il PDP nel più breve tempo possibile, per evitare che l’alunno rimanga indietro.
  • Standardizzare il PDP: Ogni alunno ha bisogni diversi, quindi il piano deve essere personalizzato in base alle specificità del bambino.
  • Mancato aggiornamento: Un PDP non aggiornato o non monitorato correttamente rischia di diventare inefficace. È importante che la scuola e la famiglia lo adattino man mano che l’alunno progredisce.
Fase Tempistiche Modalità Partecipanti Coinvolti
Valutazione e diagnosi DSA Varia (in base ai tempi di prenotazione con specialisti) La famiglia richiede una valutazione presso un centro specializzato o uno psicologo/neuropsichiatra per ottenere una diagnosi di DSA. Famiglia, specialista (psicologo/neuropsichiatra/logopedista)
Consegna della diagnosi alla scuola Subito dopo la diagnosi La famiglia consegna alla scuola il certificato diagnostico ufficiale. Famiglia, dirigente scolastico
Incontro per la redazione del PDP Entro 3 mesi dall’inizio dell’anno scolastico o tempestivamente dopo la diagnosi La scuola organizza un incontro con il consiglio di classe, la famiglia e l’alunno (se possibile) per redigere il PDP personalizzato. Consiglio di classe, famiglia, dirigente scolastico, alunno
Predisposizione del PDP Entro 3 mesi dall’inizio dell’anno scolastico o nel più breve tempo possibile (entro il 31 marzo per diagnosi successive) La scuola completa la stesura del PDP, specificando le misure compensative e dispensative necessarie. Consiglio di classe, famiglia, dirigente scolastico
Monitoraggio e aggiornamento del PDP Almeno una volta l’anno scolastico (o più frequentemente se necessario) Revisione periodica del PDP per adattarlo alle esigenze in evoluzione dell’alunno e per verificare l’efficacia delle misure adottate. Consiglio di classe, famiglia, alunno
Attuazione del PDP Continuo, durante tutto l’anno scolastico Applicazione quotidiana delle strategie didattiche e delle misure previste dal PDP. Insegnanti, famiglia, alunno

Conclusioni

Il Piano Didattico Personalizzato è uno strumento fondamentale per garantire il successo scolastico degli studenti con DSA, offrendo loro un percorso su misura che risponda alle loro esigenze. È importante attivarlo tempestivamente e adattarlo alle caratteristiche specifiche dell’alunno. La collaborazione tra scuola e famiglia è cruciale per assicurare che il PDP sia efficace e possa contribuire a un percorso scolastico inclusivo e soddisfacente.

Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) Neurodiversità Inclusione dislessia dislessico Disortografia Discalculia Disgrafia

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