Fondazione Irene Ets
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Viviamo in un mondo in cui la tecnologia è ormai un’estensione naturale della nostra quotidianità. Tablet, smartphone e app di ogni tipo catturano l’attenzione dei più piccoli fin dai primi anni di vita. Ma quando e come dovremmo introdurre i bambini a questi strumenti? E soprattutto, come evitare che un uso eccessivo possa compromettere il loro sviluppo?
In questo articolo scopriamolo, prendendo spunto anche dall’articolo disponibile su Il Punto il ruolo chiave del pediatra di famiglia nel promuovere una cultura digitale consapevole, grazie anche ai consigli della dottoressa Laura Reali, membro dell’Associazione Culturale Pediatri e del comitato tecnico-scientifico della Fondazione Irene ETS.
Lo sapevi? Secondo numerosi studi, l’esposizione precoce e incontrollata ai dispositivi elettronici può influire negativamente su:
La dottoressa Laura Reali suggerisce che un approccio strutturato, con limiti e regole chiare, è essenziale per evitare che la tecnologia diventi una presenza ingombrante nella vita dei bambini. In particolare, nei primi anni di vita (0-3 anni) è preferibile ridurre al minimo o evitare del tutto l’uso degli schermi.
Il pediatra di famiglia non si occupa soltanto della salute fisica, ma riveste un ruolo guida per l’educazione digitale di tutta la famiglia. Ecco alcuni consigli pratici che possono fare la differenza:
La Fondazione Irene ETS si distingue per il suo impegno nel promuovere il benessere dei più piccoli, mettendo in campo iniziative mirate a migliorare la cultura digitale tra famiglie e operatori sanitari.
Tra i progetti attivi:
La tecnologia non è il nemico, anzi: può essere un potente alleato per l’apprendimento e la crescita dei bambini, a patto che venga utilizzata con criterio. La collaborazione tra pediatri, famiglie e realtà come la Fondazione Irene ETS permette di costruire un percorso condiviso, in cui la tecnologia diventa uno strumento e non un ostacolo al benessere dei più piccoli.
Trovare il giusto equilibrio: favorire un uso intelligente e limitare l’abuso, in modo che il digitale sia un alleato prezioso nella crescita di ogni bambino. Un impegno che parte dalle famiglie, ma che vede nel pediatra di famiglia un punto di riferimento fondamentale per orientare genitori e figli verso un futuro più consapevole.