Cosa significa “diverso neurofunzionamento del cervello” nel contesto dei DSA?

Uno degli aspetti fondamentali per comprendere i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è il concetto di diverso neurofunzionamento del cervello. Questa definizione si riferisce a un modo unico e alternativo in cui il cervello elabora le informazioni, soprattutto nei processi di lettura, scrittura e calcolo. Non si tratta di un deficit o di un problema, ma di una diversa modalità di funzionamento neurologico che richiede approcci specifici e personalizzati.


Come funziona il cervello nei DSA?

Nel cervello umano, i processi di lettura, scrittura e calcolo coinvolgono complesse reti neuronali che collaborano per eseguire queste attività in modo fluido e automatico. Nei DSA, queste reti lavorano in modo diverso, e questo porta a difficoltà in alcune aree specifiche.

Cervello umano visto di lato con aree evidenziate in vari colori. Le aree evidenziate corrispondono a quelle associate all'ADHD, come la corteccia prefrontale, il sistema striatale e il talamo. Ogni area ha una legenda che ne spiega la funzione e il collegamento con l'ADHD. L'immagine è scientificamente accurata e facile da comprendere.

Ad esempio:

  • Nei bambini con dislessia, la connessione tra le aree deputate alla decodifica dei suoni e quelle legate al riconoscimento visivo delle parole può funzionare in modo meno efficiente.
  • Nella discalculia, le aree del cervello che elaborano i numeri e le quantità possono avere un funzionamento meno automatizzato.

Questa differenza non significa che il cervello lavori peggio, ma semplicemente che adotta percorsi diversi per svolgere determinate attività.


Cosa NON implica il diverso neurofunzionamento?

È importante chiarire che il diverso neurofunzionamento:

  • Non è una malattia. Non ci sono danni o lesioni cerebrali.
  • Non implica minore intelligenza. Le persone con DSA possono avere un’intelligenza nella norma o superiore e spesso eccellono in ambiti creativi o logici.
  • Non è immutabile. Con il giusto supporto, strumenti compensativi e strategie educative, il cervello può sviluppare nuove connessioni per compensare le difficoltà.

Un altro modo di apprendere

Il diverso neurofunzionamento nei DSA è come avere un sistema operativo alternativo: richiede strumenti specifici per funzionare al meglio, ma può raggiungere gli stessi obiettivi, se non risultati superiori, con il giusto approccio. Ecco perché è essenziale adottare metodi di insegnamento personalizzati e inclusivi.

Esempi di approcci efficaci:

  • Strumenti compensativi: come software di lettura e scrittura, calcolatrici o mappe concettuali.
  • Misure dispensative: che permettono agli studenti di concentrare le energie sulle attività più significative, ad esempio esonerandoli dalla memorizzazione delle tabelline.
  • Didattica personalizzata: con tempi e modalità di apprendimento adattati alle loro esigenze.

Un messaggio positivo per genitori e insegnanti

Il diverso neurofunzionamento del cervello nei DSA non è un ostacolo, ma un’opportunità per vedere l’apprendimento sotto una nuova luce. Grazie alla ricerca scientifica, oggi sappiamo che il cervello è estremamente plastico e capace di adattarsi. Con il giusto supporto e un ambiente favorevole, ogni bambino con DSA può esprimere al meglio il proprio potenziale.

Ricorda: il valore di una persona non si misura dalle difficoltà che incontra, ma dal modo in cui le affronta e le supera.

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